2009 – MIGLIORAMENTI, ERRORI E INEFFICIENZE NEI PIANI ALIMENTARI DESTINATI AI RIPRODUTTORI SUINI
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Gli allevatori di suini si trovano ad affrontare enormi sfide per restare competitivi in un settore sempre più specializzato, costretti ad operare con costi alimentari in continuo aumento e limitazioni relative all’ambiente (vedi normative riguardanti nitrati e fosforo) e al benessere animale (dal 1 gennaio 2003 per le nuove aziende, e dal 1 gennaio 2013 per tutte, l’allevamento delle scrofe in gestazione deve avvenire obbligatoriamente in gruppo per il periodo che va dalla 4° settimana dopo la fecondazione e fino a una settimana prima del parto.)
In questa situazione diventa fondamentale al fine di massimizzare il guadagno del proprio allevamento di suini riproduttori tenere sotto controllo alcuni parametri quali:
- La prolificità del proprio parco scrofe
- Il numero di suinetti svezzati per anno per scrofa
- Il peso di ciascun suinetto sia alla nascita che al momento dello svezzamento (peso della nidiata allo svezzamento) per valutare correttamente l’efficienza dei propri piani alimentari .
Il programma di alimentazione scelto sarà fondamentale per la redditività del proprio allevamento. Per questo è importante partire con un piano alimentare corretto fin dalle prime fasi di vita della futura scrofa.
Fino a 25-30 Kg di peso vivo non sussistono particolari esigenze che differenziano gli alimenti destinati a suini da ingrasso o da riproduzione. La somministrazione dell’alimento scelto per questa fase dovrebbe avvenire a volontà. Dopo i 30 Kg di peso vivo non è più consigliabile un alimento destinato a suini all’ingrasso di pari peso e pari età, non tanto per le caratteristiche nutrizionali, quanto piuttosto perché iniziano fin da ora a differenziarsi alcune esigenze quali le integrazioni minerali di Calcio e Fosforo e di vitamine quali Biotina (Vit. H) e Vit. E. In particolare le attuali indicazioni per le scrofette in accrescimento prevedono valori di calcio e fosforo superiori al 25-30% rispetto a quelli previsti per i suini destinati all’ingrasso, mantenendo sempre calcio e fosforo in rapporto di 1,2 / 1, mentre per le restanti integrazioni è consigliabile, anche per opportunità di costo, non eccedere con altri macro e micro minerali; i valori suggeriti e consigliati dalla letteratura per suini all’ingrasso sono sufficienti.
Sovradosaggi di tali additivi sia sugli indici zootecnici che su possibili problematiche a carico dell’apparato scheletrico e articolare sono risultati inutili.
Oltre ai maggiori valori di calcio e fosforo nella scrofetta in accrescimento sarà importante avere apporti di vitamina E superiori a 50mg/Kg di mangime e Biotina superiori a 0,3mg/Kg.
Per le restanti vitamine i valori consigliati per il suino all’ingrasso saranno adeguati (NRC, 1998).