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2013 – DIGESTIONE ANAEROBICA E SETTORE ZOOTECNICO


ANDREA SCHIEVANO, GIULIANA D’IMPORZANO, FABRIZIO ADANI

La digestione anaerobica (DA) è ormai una realtà nel nostro paese ed in particolare in Lombardia. Si stima che entro l’anno 2012 siano operativi oltre 700 impianti di biogas, sul territorio nazionale.
Le politiche di incentivazione (tariffa onnicomprensiva di 0,28 €cent/kWh) hanno sicuramente favorito la diffusione della digestione anaerobica, soprattutto in ambito agricolo. In via preliminare va rilevato che la DA ha contribuito a diversiicare e sostenere il reddito agricolo in un momento particolare (periodo 2007/2010) assai critico per i diversi comparti (crisi dei prezzi dei cereali, del latte e della carne, con un lungo e prolungatomomento di grave dificoltà soprattutto per il mercato dei suini). Tali situazioni, chiaramente antecedenti alla progressiva costruzione di impianti di biogas, non risultano evidentemente imputabili a queste realizzazioni (Adani et al., 2012).
Al contrario, per espresso e pressoché unanime riconoscimento degli imprenditori agricoli che hanno intrapreso tale scelta, la DA ha in realtà contribuito, in tali dificili periodi, a garantire l’esistenza in vita delle stesse aziende, coprendo le diffuse perdite negli altri comparti produttivi e assicurandole nelle prospettive future, sia sotto il proilo economico che per i richiesti e non più eludibili adempimenti di sostenibilità ambientale, in particolare per le attività zootecniche (Adani et al., 2012).

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