2019 – MONITORAGGIO DEL CONSUMO DI ANTIMICROBICI NEGLI ALLEVAMENTI DELL’EMILIA ROMAGNA NEL PERIODO 2016-2017: DATI PRELIMINARI
Parole Chiave: antimicrobico-resistenza, consumo antimicrobici
L’uso prudente degli antimicrobici nell’allevamento intensivo è un punto chiave per contrastare l’insorgere dei fenomeni di antimicrobico-resistenza. I risultati riportati in questo studio sono stati ottenuti dalle indagini condotte in un progetto della regione Emilia-Romagna volto a quantificare l’uso di farmaci antimicrobici in un campione di 30 allevamenti di suini, mettendo a confronto gli anni 2016 e 2017.
I dati relativi al consumo di antimicrobici sono stati elaborati per il calcolo delle Defined Daily Dose Animal for Italy (DDDAit). Il progetto ha previsto un percorso di riduzione del consumo del farmaco antimicrobico attraverso l’attività di formazione, l’assistenza nella scelta degli antimicrobici e l’implementazione del benessere, biosicurezza e dell’attività diagnostica nelle aziende partecipanti. Dal confronto dei dati raccolti nei due periodi considerati, si registra una riduzione dell’uso complessivo di antimicrobici (-22,1%) e degli HPCIAs (highest priority critically important antimicrobials) (-47,3%). Nella categoria svezzati è stata osservata una riduzione del 53,46% del consumo di antimicrobici totali e dell’88,9% degli HPCIA. Un’importante riduzione è stata osservata anche nelle scrofe (-21,25% di antimicrobici totali e -62,89% HPCIA) e nei suini nella fase d’ingrasso (-16,33% di antimicrobici totali e -45,84% di HPCIA). Al contrario, un lieve aumento è stato riscontrato nei suinetti sottoscrofa (+2,49% di antimicrobici totali e +8,39% di HPCIA).
