2019 – PARAMETRI DI IMMUNITÀ PROTETTIVA NEL SUINO INDOTTI DA VACCINI PCV2 A DIVERSO CONTENUTO DI ANTIGENE
Parole Chiave: suino, vaccino, PCV2
Il Circovirus suino tipo 2 (PCV2) è un patogeno ubiquitario nella popolazione suina ed è considerato l’agente eziologico principale del complesso di malattie Circovirus suinoassociate (PCVAD), che comprende la sindrome da deperimento multisistemica post svezzamento (PMWS), malattie respiratorie, il complesso dermatite / nefropatia e problemi riproduttivi. PCVAD corrisponde a sindromi multifattoriali, innescate da co-infezioni con altri patogeni comuni (ad esempio, arterivirus PRRS, Parvovirus suino) e/o da stressori ambientali non-infettivi (ad esempio densità, dieta, variazioni di temperatura e umidità relativa). Dal momento che PCVAD colpisce gravemente l’industria suinicola in tutto il mondo, diversi vaccini sono stati sviluppati per ridurre le infezioni da PCV2 e la sua progressione a PCVAD. Tali vaccini, ancorché efficaci, sono scarsamente standardizzati in termini di dosaggio dell’antigene e di parametri riconosciuti di protezione dei suini vaccinati. Abbiamo pertanto selezionato 20 suini (ibrido Goland) di 40 giorni di vita, allocati a 4 gruppi da cinque l’uno con residui uniformi di anticorpi materni anti- PCV2. I gruppi sono stati vaccinati, rispettivamente, con 450/150/50/0 ng di un ceppo PCV2b inattivato con beta-propiono-lattone, formulato nel medesimo adiuvante del vaccino commerciale Circovac. A 27 giorni dalla vaccinazione, tutti i suini sono stati infettati per via intranasale con 200.000 Dosi Infettanti 50% del ceppo PCV2 omologo. I risultati principali possono essere riassunti come segue: 1) Nessun sintomo clinico è stato osservato nei suini oggetto di studio. 2) E’ stata osservata viremia in tutti i suini di controllo (gruppo PBS + adiuvante), come pure in due suini dei gruppi 150 e 50 nanogrammi. Nessun suino del gruppo 450 ng ha sviluppato viremia. 3) Non c’è stata alcuna correlazione sui singoli animali tra titolo di Ab ELISA e protezione, anche se il gruppo 450 nanogrammi ha sviluppato in media un titolo anticorpale più elevato. 4) In accordo con il nostro studio del 2015, tutti i suini con risposta IFN-gamma PCV2-specifica a 3 settimane dalla vaccinazione erano totalmente protetti nei confronti dell’infezione sperimentale. Inoltre, tale risposta è stata indotta solo dalla vaccinazione, non dall’infezione sperimentale. Sulla base di tali dati, il saggio IFN-gamma può costituire un valido strumento per la verifica della vaccinazione PCV2 e della sua efficacia. Inoltre, la definizione in vitro di parametri chiari ed affidabili di protezione può contribuire ad una futura riduzione delle infezioni sperimentali dei suini per valutare l’efficacia dei diversi lotti di vaccino PCV2.