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2021 – DESCRIZIONE DI UN CASO DI MORTALITÀ AL RISTALLO IN UN SITO DI INGRASSO


TROGU E.

Scopo del presente lavoro è descrivere un episodio di mortalità al ristallo in un sito di ingrasso del nord Italia. Il caso si è verificato nel novembre 2019 e le prime necroscopie, effettuate in seguito alla morte di un elevato numero di suini nelle 24 ore successive al ristallo, avevano evidenziato quasi esclusivamente una lieve enterite catarrale acuta e un aumento di volume dei linfonodi inguinali e meseraici. Nella seconda visita in allevamento una più accurata indagine anamnestica ed epidemiologica ed il riscontro di sintomatologia su di un soggetto prossimo al decesso hanno invece indirizzato l’approfondimento diagnostico verso un ben preciso agente patogeno, Encefalomiocardio virus (EMCV), che si è infine rivelato la causa dei decessi. Encefalomiocardio virus appartiene alla famiglia Picornaviridae, genere Cardiovirus; si tratta di un microrganismo diffuso in tutto il mondo, e sebbene capace di infettare oltre 30 specie di mammiferi ed uccelli, è il suino ad essere colpito con la maggior gravità. (Zimmerman et al., 2012). I roditori sono il principale reservoir di EMCV, nella realtà del Nord Italia è stato osservato un andamento stagionale della malattia, con picchi in autunno e inverno, quando i roditori, con il calare delle temperature ed il diminuire delle fonti di cibo disponibili nei campi, rientrano nei capannoni. I roditori disseminano il virus tramite le feci e le urine, oltre che con le carcasse infette. Sono possibili, ma decisamente meno rilevanti, anche la trasmissione orizzontale suino-suino e la verticale. La sintomatologia è estremamente variabile, da una forma fulminante con morte improvvisa a forme più o meno acute, caratterizzate da anoressia, febbre, dimagramento, ecc… Nei riproduttori si possono osservare problematiche quali aborti, natimortalità ed aumento del numero dei mummificati. Le lesioni nei casi iperacuti possono limitarsi a emorragie epicardiche, ma solitamente si riscontrano idropericardio, idrotorace ed edema polmonare. Solitamente sono presenti aree di necrosi visibili sulla superficie miocardica come foci o striature di aspetto pallido (Zimmerman et al., 2012). Per la diagnosi ci si può avvalere delle indagini istopatologiche, isolamento virale, metodi molecolari come RT-PCR (Kassimi ed al., 2002) e test sierologici (Elisa, Inibizione dell’emoagglutinazione, AGID).
Non esiste ad oggi un trattamento, in caso di focolaio è necessario attuare un piano di derattizzazione ed evitare ogni stress agli animali.
In USA è in commercio un vaccino non ancora disponibile in Italia.

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