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2023 – GRAVE SINTOMATOLOGIA NEUROLOGICA CON ELEVATA MORTALITÀ IN SUINI NEONATI


MAZZONI C., SCOLLO A., UBEZIO A., D’ANNUNZIO G., LUPPI A.

Lo scopo del report è quello di descrivere un grave episodio di ipoglicemia neonatale, caratterizzato da sintomatologia neurologica (encefalopatia ipoglicemica) ed evidenziare l’importanza di un corretto percorso diagnostico in grado di discriminare correttamente tra le possibili diagnosi differenziali considerate.
L’ipoglicemia è una frequente causa di mortalità neonatale, ed è un problema abbastanza comune nei suinetti neonati, soprattutto nei più deboli che hanno considerevoli difficoltà ad alimentarsi regolarmente dalla scrofa o anche in suinetti normoergici se l’allattamento è affidato a scrofe con ghiandole mammarie non correttamente funzionanti (Madson et al., 2019).
Il suinetto nasce con bassi livelli di glucosio circolante, basse riserve di glicogeno epatico, niente grasso bruno e per mantenere i livelli di glucosio ematico costanti, deve avere accesso alla poppata almeno una volta all’ora (Done et al., 2012).
Le cause di ipoglicemia nel suinetto neonato sono molteplici e le principali includono fattori legati alla scrofa come la nutrizione, patologie intercorrenti e una riduzione della disponibilità di accesso alle ghiandole mammarie (Madson et al., 2019). Classici esempi sono una ridotta capacità di presentazione di entrambe le file di mammelle da parte della scrofa o alterazioni morfologiche delle stesse, ed in particolare del capezzolo, in grado di comprometterne la funzionalità. Anche la presenza di un maggior numero di suinetti rispetto alle mammelle funzionanti rappresenta un fattore fortemente condizionante l’insorgenza della ipoglicemia, così come un cattivo disegno della gabbia parto oppure condizioni ambientali di eccessiva umidità o freddo che possono contribuire a limitare l’accesso dei suinetti alla mammella con conseguente ulteriore dispersione termica del suinetto ed inevitabile ipoglicemia.
I primi segni clinici di ipoglicemia includono tachicardia, tremore, nervosismo, vocalizzazione, e irritabilità. Con il progredire della condizione sopraggiungono ipotermia, disturbi visivi, ottundimento del sensorio, confusione che sfociano in convulsioni (Madson et al., 2019) vocalizzazioni, schiuma alla bocca (Done et al., 2012), occhio infossato e opistotono, quindi coma e morte (Muirhead and Alexander, 2013).
Solitamente l’ipoglicemia si manifesta fra le 12 e le 24 ore dal parto ed il quadro clinico è caratterizzato dai sintomi sopra descritti. Differenziare la presenza di nistagmo, per escludere altre forme neurologiche, può essere importante (Muirhead and Alexander, 2013), ma i sintomi sono abbastanza caratteristici.
Il trattamento deve avvenire nel più breve tempo possibile per essere di successo, e prevede che il suinetto venga trasferito in un ambiente asciutto, privo di correnti d’aria e ad una temperatura di 30°C (ottima soluzione è una nursery con lampada dedicata). Inoltre, alimentare il suinetto con colostro appositamente munto o derivati commerciali dello stesso (anche una soluzione calda a base di destrosio al 20%) ogni 20 minuti fino al ripristino della stazione quadrupedale. Una volta recuperato il suinetto, meglio sarebbe darlo in adozione ad una scrofa dedicata (Muirhead and Alexander, 2013). Se l’intervento risulta tempestivo, quindi non sono sopraggiunte complicanze neurologiche di rilevo, la prognosi risulta favorevole.

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